lunedì 29 settembre 2008

kovalski è la via paolo fabbri dei gang

le canzoni manifesto sono quelle in cui gli artisti se ne fregano di farsi capire, ma che gli ascoltatori decifrano, alla caccia di riferimenti e citazioni, con sommo gusto e una malata soddisfazione nell'esegesi riuscita e nello scioglimento di un indizio.
sono le mie canzoni preferite.

giovedì 25 settembre 2008

c'è carofiglio e carofiglio

non ho niente da leggere e niente che mi venga voglia di comprare, quando vado in libreria. vagando su ibs ho incontrato questo fratellesco"l'estate del cane nero", corredato da tre pagine di commenti esaltanti.
tutto ciò mi insospettisce: come quando vado al cinema e la sala si riempie (alcuni hanno il pop corn) così sono sicura che il film sarà una boiata. perché lo millanto con tanta sicurezza??

a vedere into the wild eravamo in 8 (2 = io + massimo)
a vedere le invasioni barbariche in 5 (2= io + massimo)
a vedere gomorra in 7 forse 8 (1 = io, massimo era al lavoro)
...
potrei continuare.
la prova?
l'ultimo film per il quale ho dovuto fare la fila alla biglietteria e sedermi in un posto di merda per sovraffollamento subumano (a parte shrek I, II e III) è stato un film di pieraccioni. non so quale, ma non mi sembra importante.
quindi, la faccenda del fratello di carofiglio quello bravo (anche figo, mi pare).
tornerò in libreria a leggermi l'incipit, se davvero è così standbyme forse lo compro davvero, poi scriverò un post in cui mi lamento perchè va bene l'adolescenza, il mistero, il romanzodiformazione, ma tutti questi wannabe stephen king che palle.
poi ci sarebbe l'opera prima di muriel barbery. il riccio era davvero interessante, ma non ho troppa voglia di atmosfere minimaliste cupe e francesi. per sopportare psicologicamente il minimalismo ho bisogno dell'affilatezza di razor leavitt o almeno di guido gozzano. i francesi si intabarrano di queste buone cose di pessimo gusto facendo gli snob del cazzo, ma senza un minimo di sana autoironia.
insomma, mio fratello è figlio unico perché non ha mai criticato un film prima di averlo visto, mentre io recensisco i libri che non ho ancora letto.
il repertorio ragionato dei libri che non leggerò.

Muriel Barbery
Estasi culinarie
(Une gourmandise)
Traduzione Emmanuelle Caillat,Cinzia Poli.
pp. 145
2008
ISBN
88764183963

Francesco Carofiglio
L'estate del cane nero
pp. 172
2008
ISBN
9788831794176